Chiusa la stagione regolare

E’ lo Spresiano che partirà in pole position nella griglia play off. La squadra guidata da Valente ha vinto la stagione regolare con tre turni di anticipo; 25 vittorie in 30 partite giocate; record stagionale di vittorie consecutive (dieci); miglior difesa del campionato e secondo miglior attacco. Numeri che dimostrano la supremazia stagionale. Delle cinque sconfitte, solo due nel girone di ritorno (le trasferte ad Agordo e Trevignano), un girone di ritorno dominato pur senza il play titolare Galletti. Il palazzetto di via Toniolo è rimasto inespugnato per tutto il campionato (15 vittorie), non ha deluso le attese dimostrando di essere la squadra da battere. Il Carità si piazza secondo, dopo un avvio di campionato in sordina (3 vinte e 3 perse) ha ingranato la quarta, solo quattro sconfitte nelle rimanenti 24 partite. E’ il miglior attacco del campionato grazie anche a Pizzinato secondo fra i top scorer (19 punti a partita). Il Trevignano chiude la stagione al terzo posto con 20 vittorie, partito come uno dei favoriti non ha ancora dimostrato sul campo tutta la sua forza, anche gli arrivi di gennaio (Poloniato e Lazzari) non hanno fatto cambiar marcia alla squadra di Gobbo. Dietro troviamo due formazioni leggermente in calo. Il Feltre, due sole vittorie nelle ultime sei partite. Il duo Borsato-Novakovic totalizza oltre 37 punti di media dei quasi 66 di tutta la squadra. E il Priula, due vittorie nelle ultime sette partite. L’arrivo di Casagrande e Trentin nel “mercato di gennaio” , non ha fatto fare quel salto di qualità che forse speravano: nove vittorie all’andata come nel ritorno. Con un rush finale, sei vittorie nelle ultime sette partite, l’Agordo agguanta la sesta posizione e si presenta ai play off come una delle squadre più in forma del campionato, il Trevignano è avvisato. Il Resana è settimo. Paga la falsa partenza (sei sconfitte nelle prime otto partite) e un girone di ritorno altalenante. L’ultima posizione che vale i play off la occupa il Mogliano, ottava posizione presa per i capelli grazie agli scontri diretti favorevoli con il Paese. Squadra dai due volti, forte tra le proprie mura (solo 3 sconfitte), debole in trasferta (solo 3 vittorie, i peggiori del campionato). Nel limbo tra play off e play out troviamo il Valdobbiadene, formazione partita con ben altre prospettive, non è mai riuscita a trovare continuità di risultati e questa esclusione dalla post season che conta lascia con l’amaro in bocca i numerosi sostenitori. Il Paese dovrà giocarsi i play out dopo che per mesi aveva cullato il sogno di partecipare ai play off, pesano le sole 2 vittorie nelle ultime sette partite, e soprattutto la caduta a Mogliano è costata l’ottavo posto. Nervesa, partita a razzo (6 vittorie di fila) si è poi arenata collezionando ben 17 sconfitte a fine stagione. Adesso, per la prima volta nella sua storia, si trova a giocare i play out per la salvezza. Un campionato ben al di sotto delle attese per il Globus, l’anno scorso secondo in regular season quest’anno si gioca la salvezza, nell’ultimo turno perde anche il fattore campo nel primo turno dei play out a favore del Nervesa. Pieve partito con otto sconfitte consecutive sembrava già condannato a metà dell’andata, invece si è risollevato e con la stessa identica squadra (senza rinforzi a gennaio) ha saputo risalire la classifica fino a giocarsi i play out con il Paese. Peggior attacco del campionato, non raggiunge i 58 punti di media. Il Giorgione pur avendo tra le proprie file il miglior realizzatore del campionato, Scalco Bonaldo (oltre 19 di media) non arriva a 59 punti a partita, secondo peggior attacco. Ponzano, squadra giovane e dotata di buone individualità, i fratelli Santon e il play De Longhi su tutti. Forse proprio perché così giovane gli è mancata nei finali di partita l’esperienza per gestire i vantaggi e per portare a casa le partite punto a punto. Ben 16 le sconfitte con scarto minore alla doppia cifra, di cui 11 sotto i 5 punti. Chiude la classifica la Virtus Castelfranco. Un pessimo girone di ritorno, 2 sole vittorie e 12 sconfitte consecutive, la condannano alla retrocessione diretta in prima divisione senza speranza di ripescaggio.